Introduzione

Introduzione La Genesi La Bibbia, l’osservatore

Il racconto della Creazione, nel libro della Genesi, è solo un'introduzione alle Sacre Scritture?
Cosa nascondono i suoi versi?
Mito, invenzione o verità scientifica?
Questo libro tenta di affrontare un tema scomodo da trattare, sia per gli scienziati che per i religiosi.
La scienza ha respinto la storia narrata nella Genesi, prima in maniera amichevole, poi con irritazione, mentre la Chiesa Cattolica l'ha relegata ad una semplice introduzione alle Scritture. "Il racconto della Creazione è un testo religioso con insegnamenti religiosi", dicono. "Non contiene concetti scientifici", "non dovremmo cercare spiegazioni scientifiche", è chiaro, naturale.
Ma...

Devo ammettere che sono sempre stato un critico spietato della Genesi. Ero sempre tra quelli che cercavano di celare un sorriso e cambiare argomento per evitare di doverne discutere. Parlare di Genesi e Creazione, in particolare, sembrava impensabile per me ... fino a qualche mese fa.

Circa un anno fa uno dei miei figli, il più piccolo, mi ha chiesto di Dio con grande interesse, più di quanto ne avesse mai avuto.
All'epoca della nostra chiacchierata, gli spiegai tutto quello che potevo, basandomi sulle mie conoscenze, e alla fine decidemmo insieme di leggere i libri sacri delle principali religioni in modo da ampliare i nostri concetti. Così abbiamo cominciato a leggere per prima la Bibbia [1], il libro principale del Cattolicesimo-Giudaismo-Islam, per poi proseguire con la Bhagavad Gita [2], il testo sacro dell'Induismo-Buddismo [3].
Quando gli lessi la Bibbia, arrivati al libro di Giuseppe, ebbi quella che potremmo chiamare una rivelazione. Capii allora le ragioni della Bibbia, il motivo della creazione del Popolo Eletto, la ragione della venuta del Messia, della Creazione, dell'Eden, delle consuetudini della Chiesa Cattolica, dell'importante compito del popolo ebraico, del politeismo, del monoteismo e di molto altro ancora. Questa rivelazione mi ha provocato un tale shock da portarmi a scriverne, così l'ho riversato nel mio libro Un Solo Dio (Un Único Dios).
La spiegazione della storia della Creazione nella Genesi sarebbe diventata parte di quel libro, ma dopo averla analizzata con il mio editore e il mio consulente letterario, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio scriverne in un libro separato in quanto meritava una trattazione speciale.

1 - Vedi appendice I
2 - La Bhagavad-Gita è il più importante testo sacro indù. È inoltre considerato uno dei più importanti testi religiosi del mondo. Il termine Bhagavad-Gita significa "la canzone di Bhagavan (Bhagavan, Dio che ha [tutto] opulenza)". Spesso il Bhagavad-Gita è semplicemente chiamato Gita (Gi-tá-). Nonostante il sostantivo sanscrito Gita sia femminile ("canzone"), in italiano viene meglio reso al maschile ("canto"), così anche in spagnolo viene visto molte volte al maschile ("il canto" invece de "la canzone") e anche lo stress sulle sillabe può cambiare (da gi:Žt?a a Žgi:t?a:). Fa parte del testo epico Mahabharata (probabilmente a partire dal III secolo a.C.) ed è costituito da 700 versetti. Contiene una conversazione tra Krishna, che gli indù considerano l'incarnazione di Vishnu (mentre i krishnaísti lo considerano l'origine stessa di Vishnu) o come la personalità principale di Dio, e il suo cugino e amico Arjuna sul campo di battaglia nei momenti prima dell'inizio de "La guerra di Kurukshetra". In risposta alla confusione e al dilemma morale di Arjuna, Krishna gli spiega tutti i misteri della spiritualità. Nel suo discorso, Krishna rivela la sua identità di "Dio stesso in persona" (suaiam Bhagawan), benedicendo Arjuna con un'impressionante visione della sua divina forma universale tra gli altri insegnamenti.
3 - Anche se gran parte dei buddhisti negano che la dottrina abbia la sua essenza nella Bhagavad Gita, e quindi nell'Induismo, è innegabile che gli insegnamenti del Buddha si basino o siano uguali a quelli dell'Induismo: il dharma (azione giusta) e la fine del samsara (ciclo della rinascita o oceano dell'esistenza) per raggiungere il nirvana (illuminazione).

 

Quando ho terminato il libro Un solo Dio, nell'agosto del 2011, sono tornato al racconto della Creazione nella Genesi e mi sono dedicato a risolverlo.
Mi era chiaro che la storia di Genesi era un racconto verosimile; erano fatti che potevano essere effettivamente accaduti, ma in qualche modo erano mascherati.
Qual era la chiave? Qual era la stele di Rosetta che mi avrebbe permesso di interpretare la narrazione?
La chiave, ho scoperto, era che l'intera storia, il testo, rappresentava la narrazione di qualcuno che raccontava quello che aveva visto. Quella era la chiave - la tavola, per così dire - su cui dovevo assemblare i pezzi di questo puzzle.
Nel testo della Creazione c'era un osservatore, un narratore. Non erano solo versi, no, era chiaro che si trattava di una narrazione: la narrazione di un osservatore.
Introducendo questa variabile, quella dell'osservatore-narratore, tutto aveva senso. Da lì in poi era si sarebbe trattato solo di cercare le domande giuste: era una visione o una rivelazione? O entrambe? Quanto è durata la visione? Chi era lui? Dove abitava? Qual era la sua posizione, dov'era localizzato?
L'ubicazione, la posizione era fondamentale.
L'osservatore e la sua posizione erano le basi per comprendere la storia della Creazione.
Questo libro descrive l'andirivieni che ho dovuto compiere dalla Bibbia alla scienza, in un permanente avanti e indietro, fino a riuscire a svelarne il mistero.

Vi incoraggio a unirvi alla mia scoperta.
Prendiamo una tazza di caffè, troviamo una sedia confortevole e lasciamo da parte i preconcetti per un attimo.
Apriamo le nostre menti e guardiamo quali misteri sono stati nascosti nei versi della Genesi per più di tremila anni.

La versione che ho usato per questo confronto (nella versione originale in spagnolo) è la Bibbia di Gerusalemme. La Bibbia di Gerusalemme è una versione della Bibbia, stampata in volumi tra il 1948 e il 1953, che la Scuola Biblica e Archeologica Francese di Gerusalemme più tardi pubblicò come risultato della traduzione in francese dei manoscritti greci e ebraici in francese. È stata successivamente tradotta in altre lingue locali e, alla fine, anche in lingua spagnola. L'approccio che adottarono era quello di confrontare la traduzione con i testi originali in ebraico, aramaico e greco.
Per l'attuale traduzione italiana è stata utilizzata Sacra Bibbia - edizione CEI.

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Capitolo 3: IN QUESTO ANGOLO, LA VITA !

Capitolo 3: IN QUESTO ANGOLO, LA VITA ! La Genesi La Bibbia, l’osservatore

 

IN QUESTO ANGOLO? LA VITA ...!

Abbiamo visto prima che la vita, come noi la conosciamo sul nostro pianeta, è cominciata con e nell'acqua. L'acqua ha un ruolo fondamentale per il nostro tipo di esistenza. Basti pensare che noi, gli esseri umani, siamo fatti per il settanta per cento di tale elemento, potremmo quasi dire che siamo animali acquatici adattati alla superficie.
Bene, dobbiamo fermarci e pensare che, allo stesso tempo, il pianeta si raffredda, l'acqua rimane allo stato liquido per più tempo, e si accumula in ogni anfratto per il semplice effetto della gravità.
Questo oceano iniziale - a quanto sembra - era unico, così come anche le terre - intese nel senso di continenti. La scienza oggigiorno chiama questo supercontinenteVaalbara-Pangea [6].
La Pangea è esistito come unico continente fino a quando non si è fratturato e i suoi pezzi hanno cominciato ad andare alla deriva, a navigare per così dire, sulla lava fusa sotto la crosta terrestre, fino ad avere i continenti come oggi li conosciamo.

Realizziamo per un momento un racconto e mettiamo tutti questi fatti in prospettiva.
Osserviamo che la vita, nel suo evolversi, è nata per prima nel mare per poi migrare sulla terraferma, mentre il supercontinente Pangea-Vaalbara si è separato e si sparso per il globo fino ad occupare i posti che ci sono familiari oggi.
Nel mare, dove la vita ha creato gli animali, sono state generate anche le piante che sono migrate sulla terra e sono diventate la vegetazione terrestre - alberi, erba, etc. Alcuni di questi animali marini che "saliti" sulla terraferma, durante l'evoluzione, hanno fatto ritorno nel mare dove hanno continuato la loro evoluzione - ad esempio i cetacei (balene, delfini, etc.)
Altri di questi animali primitivi si sono adattati a vivere in superficie e hanno portato ai famosi dinosauri, che hanno regnato su tutto il pianeta per circa 160 milioni di anni...

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Libro Losservatore della Genesi

Libro Losservatore della Genesi La Genesi La Bibbia, l’osservatore

DAL RACCONTO ALLA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA

La scienza dietro la storia della creazione
La Genesi, i sette giorni della creazione ... da dove viene il testo che costituisce la prima parte della Bibbia?
Il suo testo è un semplice poema introduttivo ... o è una narrazione?
Cosa c'è dietro le sue parole?
Alberto Canen ha trovato un modo alternativo per rispondere a queste ed altre domande sulla Genesi. Ha trovato un percorso che nessuno altro aveva intrapreso prima, e invita il lettore a scoprirlo e condividere i suoi risultati con lui.
L'autore ha scoperto che, nascosto sul fondo della trama, c'è qualcuno.
Qualcuno che osserva. Qualcuno che racconta. Qualcuno che racconta quello che osserva. E un luogo, una posizione da cui egli osserva.
La posizione dell'osservatore.
La chiave di un puzzle emozionante.

La Genesi è stata un mistero per migliaia di anni. Nessuno era riuscito mai a capire di cosa parlasse il testo, se era solo una poesia introduttiva alle Sacre Scritture, o conteneva in realtà informazioni sulla creazione.
Il testo della Genesi ha separato le acque dei creazionisti e degli scienziati fino a oggi.
Con questo libro spero di diluire questa separazione tra scienziati e creazionisti, poiché ho scoperto la chiave che unisce entrambi i mondi.
Penso che la chiave per svelare il mistero della Genesi è capire che viene narrato da qualcuno. Un narratore della Genesi. Qualcuno che testimonia la visione che Dio gli dà e racconta ciò che ha visto, e lo vede dalla sua posizione umana e terrena.
Questa precisa posizione terrena è la chiave per comprendere la Genesi.

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Capitolo 1: LA BIBBIA, LA GENESI, LA CREAZIONE

Capitolo 1: LA BIBBIA, LA GENESI, LA CREAZIONE La Genesi La Bibbia, l’osservatore

 

Sette giorni?

Chi non si è mai chiesto: sette giorni? Sì, chi non lo farebbe? - mentre ci si scambia uno sguardo di sottecchi, con un mezzo sorriso. È un dato di fatto che sempre meno gente creda che Dio abbia creato i cieli e la terra in sette giorni. E come la mettiamo con i dinosauri? Ebbene, nel momento stesso in cui questa domanda si presenta (una domanda puramente retorica, naturalmente) ci ritroviamo impegnati in una discussione che metterebbe in imbarazzo anche i più agguerriti.

In genere, parlare di Genesi ci conduce, inevitabilmente, ad una separazione inconciliabile tra scienza e religione. Apparentemente, l'una esclude l'altra. Se la Genesi dice sette giorni, mentre la scienza ha dimostrato che sono sei miliardi di anni, tutto suggerisce che c'è qualcosa di sbagliato, ovviamente ... nella Bibbia.

È difficile per noi dire che le analisi della scienza siano sbagliate se non, al massimo, di cento milioni di anni in più o in meno. Quindi, seguendo questa logica, baseremo questa analisi su quel che la scienza afferma essere i primi giorni del sistema solare e del nostro pianeta, la Terra, sulla base delle scoperte attuali.

Bene, se il sistema solare e la Terra esistono da più di sei miliardi di anni, sin da quando erano solo una nuvola di polvere e gas che galleggiavano nella nostra bellissima galassia ... com'è che arriviamo a sette giorni? Certo, lo so, non ditemi: pura superstizione, miti e racconti antichi di varie mitologie. Ebbene, non vi biasimo, sono stato della stessa opinione fino a quando, leggendo la Bibbia per mio figlio più piccolo, ho scoperto che c'era qualcosa di sbagliato con i testi della Genesi? o no?

Qualcosa nei testi sacri catturò la mia attenzione, mi soffermai per un momento a guardarli e pensavo: e se la Genesi avesse senso? Cosa succederebbe se la narrazione fosse coerente con la spiegazione scientifica? E se il testo della Genesi rappresentasse la visione di qualcuno che ha visto la creazione del sistema solare come in un film? E mi sono ricordato di quante scoperte hanno iniziato con questa semplice frase: cosa succederebbe se ...?
Va bene, cerchiamo di affrontare la questione da quella prospettiva, dopo tutto ... cosa mai potremmo perdere?

Naturalmente, a questo punto dovrei chiarire che credo in Dio. Credo che Dio abbia creato tutto. Io sono, come si dice, un credente.
Dal punto di vista filosofico propendo più verso il lato indù-buddista, rispetto a quello musulmano-ebraico-cattolico, ma siccome Dio è lo stesso in entrambi i casi, non vedo conflitti nella lettura dei libri sacri di entrambe le religioni, per analizzare ciò che Dio ha raccontato agli uomini, in Mesopotamia così come nella valle dell'Indo.

Bene, vediamo allora ciò che Dio ci ha detto.

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Indice: Libro Losservatore della Genesi

Indice: Libro Losservatore della Genesi La Genesi La Bibbia, l’osservatore

 

Indice

Introduzione
1 - LA BIBBIA, LA GENESI, LA CREAZIONE
1.1 - Sette giorni?
2 - MILIARDI
3 - E IN QUESTO ANGOLO? LA VITA ...!
4 - LA GENESI
4.1 I mostri marini
4.2 La Pangea e la deriva dei continenti
5 - LA POSIZIONE E L'AMBIENTE
5.1 Babilonesi
5.2 Egizi
5.3 Ebrei
6 - IL SACRO SCRITTORE
7 - L'OSSERVATORE
7.1 Contemplare la creazione
8 - IL MESSAGGIO E L'INSEGNAMENTO
9 - IL CONTENUTO TRASCENDENTALE
10 - L'EDEN
10.1 La natura umana in un ambiente controllato
11 - IL CAMMINO SPIRITUALE
11.1 Le religioni
12 - APPENDICE I
12.1 La Bibbia
12.2 Enuma Elish
12.3 Il giardino dell'Eden
12.4 Bit-Adini
12.5 La Vulgata
12.6 LXX
12.7 Caino e Abele
13 - APPENDICE II
13.1 La Valle delle Balene (Wadi Al-Hitan, Egitto)
14 - APPENDICE III
14.1 L'ubicazione dell'Eden
A PROPOSITO DELL'AUTORE

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Capitolo 2: MILIONI DI MILIARDI

Capitolo 2: MILIONI DI MILIARDI La Genesi La Bibbia, l’osservatore

 

MILIONI DI MILIARDI

Per cominciare, riflettiamo sui "mai ben ponderati" sette giorni.
Naturalmente, i sette giorni biblici dovrebbero avere una qualche spiegazione, pensavo, e mi dedicai a trovarla. La prima cosa che mi venne in mente è che se Dio è infinito, un giorno di Dio durerebbe un miliardo di anni. Così sette giorni di Dio possono ben essere sei miliardi di anni. Mi direte, perché sei miliardi di anni? Ebbene, poiché attualmente si stima che dalla nebulosa originaria ad ora siano passati sei miliardi di anni, e quattro miliardi e seicento milioni di anni siano trascorsi dal consolidamento della Terra.

Sebbene l'Occidente non abbia mai maneggiato grandi numeri, e quando parlo di cifre importanti, parlo di migliaia di milioni di anni, nella sua mitologia - può essere interessante notare che in India - al momento della scrittura della Genesi - erano già abituati a pensare a numeri di tale grandezza. Ad esempio: secondo i Veda [4], le quattro yugas (età) formano un ciclo di 4.320.000 anni (Majá-yuga, o "grande età"), che vengono ripetute, continuamente, all'infinito. La prima età è la Satya-yuga o "età della verità" di 1.728.000 anni in cui la vita media di una persona era di 100.000 anni. E detta "Età dell'Oro", secondo un'altra classificazione...

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L?osservatore della Genesi Formato Kindle

 L?osservatore della Genesi Formato Kindle La Genesi La Bibbia, l’osservatore

Studi biblici la genesi la bibbia

Capitolo 4: La Genesi

Capitolo 4: La Genesi La Genesi La Bibbia, l’osservatore

 

LA GENESI

"In principio Dio creò il cielo e la terra.
"Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno" (Genesi 1: 1-5).

Osserviamo in dettaglio cosa ci dice questo primo paragrafo.
In questa descrizione, distinguo chiaramente il caos originario di quella nebulosa di polvere cosmica che la scienza ci menziona. Un "mare" di polvere che, per qualcuno che forse sta assistendo al buio, e non ha la minima idea che quello a cui sta assistendo, non è acqua ma una nebulosa in cui egli (il nostro possibile osservatore) sta "galleggiando". Questo individuo è nel luogo, nel posto preciso, in cui centinaia di milioni di anni dopo sarà la Terra in formazione. Inoltre, siccome non calpesta terreno solido, tutto quello che può immaginare o intravedere, secondo i suoi parametri, è l'abisso, l'abisso dello spazio.
Subito, questo stesso individuo (che continua la sua osservazione e narra quello che vede) vede la luce brillare per la prima volta e crede che Dio l'abbia creata in quel momento - come luce - in quanto non può ancora vedere che nasce dal Sole. Vede la luce, ma non da dove proviene. Per lui è come se Dio avesse "acceso" la luce.

È necessario chiarire che quando parlo di un osservatore intendo qualcuno che in un epoca recente - diciamo circa 3000 anni fa - ha ricevuto una visione o una rivelazione di Dio, e attraverso di essa riesce a vedere la creazione del Sistema Solare. Non significa che l'osservatore fosse presente alla creazione nel momento in cui Dio ha operato, ma che l'abbia vista o captata in seguito, attraverso una sorta di visione estremamente riassunta...

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pie

pie La Genesi La Bibbia, l’osservatore
  • Un único Dios ISBN 9789873324383, El observador ISBN 9789873324376, L'osservatore della Genesi ISBN 978-1547504589
  • por Alberto Canen, todos los derechos reservados, copyright 2010-2018
  • Buenos Aires, Argentina
  • editor@albertocanen.com
  • El observador y Un único Dios por Alberto Canen se encuentran bajo una Licencia Creative Commons Atribución-NoComercial-SinDerivadas 3.0 Unported.
    Basada en una obra en www.albertocanen.com. Permisos que vayan más allá de lo cubierto por esta licencia pueden encontrarse en www.albertocanen.com/...ciones.htm.
    Licencia de creative commons
    Imágenes del libro El observador by Alberto Canen is licensed under a Creative Commons Reconocimiento 4.0 Internacional License.
    Creado a partir de la obra en http://www.albertocanen.com.

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